venerdì 31 ottobre 2014

Quanto guadagnano i dirigenti amministrativi in Italia?

shutterstock_81556762Secondo la Corte dei Conti, i dirigenti dell’INPS percepiscono una retribuzione media annua pari a 220.299 euro, cifra che sale a causa della parte accessoria del trattamento pari al 56% del totale.
All’ultimo posto vi sono invece i dirigenti amministrativi del Servizio sanitario nazionale, con 82.312 euro l’anno. Pertanto, i primi percepiscono una retribuzione corrispondente al 167,6% in più rispetto agli ultimi.
A far lievitare gli stipendi è la parte accessoria del trattamento. La Corte dei Conti spiega che il trattamento economico è costituito da due componenti che corrispondono a una parte fissa e una parte accessoria.
Quest’ultima è la componente che permette di fare la differenza, facendo aumentare la retribuzione. In alcuni casi infatti, come ad esempio quello dei dirigenti INPS, la parte accessoria corrisponde al 129,2% del compenso fisso e al 56% del trattamento complessivo.
Ovviamente, non tutti i dirigenti percepiscono il medesimo ammontare, che infatti subisce delle sostanziali variazioni in base alla fascia di appartenenza del soggetto.
Per quel che concerne i dirigenti di prima fascia, la retribuzione base va da un minimo di 96.097 euro fino a un massimo di 99.005 euro. Ciò che cambia è la parte da sommare allo stipendio base: questa infatti oscilla da un minimo di 59.773 euro degli enti di ricerca a un massimo di 124.202 euro per gli enti pubblici non economici, tra cui figura anche l’INPS.
In generale, se alla retribuzione base di 96.097 euro si aggiunge il trattamento variabile di 124.202 euro, il reddito complessivo per i dirigenti di prima fascia dei enti pubblici non economici raggiunge la ragguardevole cifra di 220.299 euro.
A questi fanno seguito i dirigenti delle agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Territorio, Dogane e Monopoli) il cui trattamento base di 97.073 viene sommato a 115.700 euro per un totale di 212.773 euro. E in fine vi sono i dirigenti della presidenza del Consiglio dei ministri, che hanno 99.005 di stipendio base e 85.721 di trattamento variabile, quote che sommate portano all’ammontare di 184.726 euro.
Infine, al quarto posto, troviamo i dirigenti dei ministeri, con 97.829 euro di reddito base che si sommano i 77.845 euro di trattamento variabile, per un totale di 175.673 euro.
Per concludere, vi sono i dirigenti degli enti di ricerca il cui stipendio base è di 96.154 euro che, sommato alla quota variabile di 59.773 euro, porta a un totale di 155.927 euro.
La seconda fascia è costituita da diverse categorie che, comprendono anche i dipendenti delle Università, quelli degli enti locali e territoriali e i dirigenti amministrativi del SSN.
Il primo posto va ai dipendenti degli enti pubblici non economici con 135.295 euro (di cui 58.682 di trattamento fisso e 76.613 di variabile), vi sono poi i dirigenti delle agenzie fiscali, con 113.922 euro (59.174 euro di trattamento fisso e 54.748 euro di variabile), i dipendenti delle regioni con 104.325 euro (46.653 euro fissi e 57.672 euro variabili), i dirigenti degli enti di ricerca con 100.524 euro (60.838 euro fissi più 39.686 euro variabili).
Scendono sotto le sei cifre le retribuzioni dei dirigenti dell’Università con 98.808 euro (60.985 euro fissi e 37.823 euro variabili); a questi fanno seguito i dipendenti della presidenza del Consiglio dei ministri, con 97.793 euro (59.394 euro fissi e 38.400 variabili). Percepiscono 94.571 euro (46.270 euro fissi e 48.301 euro variabili) i dirigenti in servizio presso i comuni; è invece pari a 85.544 euro (58.654 euro fissi e 26.890 euro variabili) la retribuzione dei dirigenti che lavorano nei ministeri; mentre per i dirigenti amministrativi del SSN si parla di 82.312 euro (53.187 euro fissi e 29.125 euro variabili).
Per concludere, Corte dei Conti controllato anche il tipo di assunzioni di questi dirigenti, che possono essere a tempo indeterminato e a tempo determinato. I primi sono in totale 12.836 (di cui 494 di prima fascia e 12.342 di seconda fascia). Del secondo gruppo fanno invece parte 3.542 unità (di cui 76 di prima fascia e 3.466 di seconda fascia). In totale i soggetti sono 16.378.

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